Lastra in Piazza Cavalli

“Il pomeriggio del venerdì 10 giugno (1859 N.d.r.) segnò ore di tripudio vero, sincero da parte di tutti. Un popolano (tale Toscano) faceva in Piazza Cavalli una catasta di stemmi austro borbonici, garette da sentinelle e tutto incendiava: alcuni con il «pestone» usato dai selciatori fracassarono il materiale da bruciare, così che per lunghi anni rimasero annerite alcune lastre della bella piazza, una delle quali anzi si profondò di qualche centimetro per la violenza entusiastica dei colpi sferrati per frantumare il tutto.”

In nota: “In caso di pioggia ancor oggi è visibile lo slivello di una pietra, a destra di chi osserva la statua di Alessandro Farnese: l’acqua che su di essa si ferma costituisce un ricordo della memoranda sera” In: Emilio Ottolenghi, Storia di Piacenza : dalle origini all’anno 1918, v. 2: a. 1732 all’anno 1918, Piacenza, Tip.Le.Co., 1969, p. 182. Lo stesso episodio è citato in: Stefano Fermi e Emilio Ottolenghi, Giuseppe Manfredi: patriota e magistrato piacentino, (1828-1918), Piacenza, Del Maino, 1927, p. 64, in cui si parla del “popolano Toscani … affiliato alla Società Nazionale”

Lastra della pavimentazione di Piazza cavalli a Piacenza
Lastra della pavimentazione di Piazza cavalli a Piacenza

Ultimo aggiornamento

27 Maggio 2024, 13:13