Piacenza per l’Unità d’Italia

Coperta del registro della Società di Solferino e San Martino in cui sono inseriti i combattenti piacentini per l'Unità d'Italia

I Comitati nazionali per le celebrazioni del 150esimo

Dal 2006, Sessantesimo della proclamazione della Repubblica, e soprattutto dal 2007, Cinquantesimo della firma dei Trattati di Roma, sono stati istituiti, presso le Prefetture, i Comitati Provinciali per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea che terminarono il loro mandato nel 2011, Centocinquantenario dell’Unità. Dei Comitati facevano parte gli enti locali e pubblici, le istituzioni culturali e di ricerca con il compito di organizzare e coordinare le maggiori manifestazioni celebrative.

Per celebrare l’Unità Italiana proclamata il 17 marzo 1861 fu creato un un Comitato Interministeriale presieduto dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, del quale facevano parte i Ministri dell’Economia, delle Infrastrutture, dell’Istruzione, della Difesa, per lo Sviluppo Economico, per i Rapporti con le Regioni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Gli enti organizzatori a Piacenza

A Piacenza, città Primogenita, perché prima ad aderire nel 1848 al Regno di Sardegna, l’attività del Comitato Provinciale si  è avviata  con una prima seduta tenutasi il 24 maggio 2010.

Al Comitato, oltre al Prefetto, parteciparono la Provincia e il Comune di Piacenza, l’Archivio di Stato, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Presidio Militare, la Deputazione di Storia Patria, l’Istituto per la Storia del Risorgimento, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, il Bollettino Storico Piacentino, l’Università Cattolica, la Camera di Commercio, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Banca di Piacenza, Cariparma-Crédit Agricole.

L’attività dell’Archivio di Stato

L’Archivio di Stato di Piacenza  come membro del Comitato provinciale ha promosso, in proprio, o in collaborazione con altri enti, fra cui alcune amministrazioni comunali, una serie di manifestazioni, di ricerche e di laboratori didattici dedicati alle vicende civili e militari che coinvolsero il territorio piacentino.
Al suo interno sono state concepite iniziative già a partire dal settembre 2010 quali il convegno del 4 novembre Ragazzi alla Grande guerra. Identità e sentimento nazionale nella prima generazione di italiani  e la mostra inaugurata il 3 dicembre La guerra della Nazione. Italia 1915-1918 presso la Banca di Piacenza ma con una sezione locale curata dall’Archivio di Stato.

Nel corso del 2011 si svolsero convegni, mostre, laboratori didattici, visite guidate presso l’Università Cattolica, l’Archivio di Stato, i Musei Civici, la Biblioteca Comunale, l’Arsenale Militare, Palazzo Galli, ma in molte altre sedi, a partire dalle amministrazioni comunali e scolastiche, si organizzarono manifestazioni di natura storica, culturale, ricreativa dedicate alla storia italiana degli ultimi 150 anni. Il sito web piacenzaprimogenita150.it oltre alla pubblicazioni di banche dati in continuo aggiornamento, intende testimoniare l’intensa attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio documentale che in quell’occasione lo ha visto coinvolto.

Come ha affermato il Presidente della Repubblica il 7 gennaio 2011 nel discorso che dà «inizio alla fase più intensa … delle celebrazioni del 150°» festeggiare l’Unità non è chiedere «una visione acritica … idilliaca del moto unitario», che senz’altro ebbe contraddizioni ed episodi opachi, ma avere ben chiaro «il decisivo avanzamento storico» che esso indubbiamente rappresentò e che consegnò all’Italia un ruolo più adeguato nel panorama internazionale. E celebrare l’Unità della Nazione non è nemmeno ripercorrere solo le tappe del Risorgimento che sfociò nel pronunciamento del 1861, ma riconoscere il cammino di emancipazione contrassegnato anche dalla Guerra di Liberazione che permise la «sua rinascita su basi democratiche nel segno della Costituzione repubblicana».

Ultimo aggiornamento

19 Marzo 2024, 18:03