Fucilazione e morte di Paolo

La fucilazione di Paolo

Relazione del cappellano militare don Giuseppe Bonomini

ASPc, CLN di Piacenza, Carte G. Castignoli 1943-45, fasc.19

Don Giuseppe Bonomini, cappellano presso l’Ospedale Militare di Piacenza, attesta la fucilazione del Comandante Paolo, avvenuta nel locale cimitero urbano il 7 febbraio 1945 alle ore 17.30, e ne ricorda il ruolo di vice brigadiere dei Carabinieri e poi di vice comandante nella divisione partigiana Giustizia e Libertà.

Il sacerdote commette alcuni errori nella data e negli anni di Araldi.


Certificato di morte di Alberto Araldi rilasciato dal Comune di Piacenza
Certificato di morte di Alberto Araldi rilasciato dal Comune di Piacenza


 

Ricordo a lutto (“luttino”) di Alberto Araldi “Paolo”

Il biglietto funebre è integralmente conservato e commemora il Comandante Paolo. Sul fronte (una croce al centro, la bandiera italiana nell’angolo superiore destro), sono riassunte le sue doti di comandante: «fu mite, retto e forte». Sul retro, una fotografia lo ritrae nel suo abbigliamento da partigiano (un maglione chiaro col distintivo). Lo si ricorda con il nome di battaglia e con il ruolo avuto nella lotta di Liberazione, sottolineando il suo valore di patriota che combatté fino all’estremo sacrificio in difesa della libertà e della giustizia, per il bene del popolo.

La data di morte indicata, 9 febbraio 1945, non corrisponde con la data ufficialmente riconosciuta.


Ultimo aggiornamento

24 Aprile 2025, 13:16